Testi idiomatici

Il Messia*
(Gallicianò)

1. Ena vviàggio1 eghiki o prevìtero na delessci dinèria, na pai sti Mmessina na khorai to Mmesìa. Ecini tos edùkai ena zgàlambro2. Ton èvalan ossu ass' ènammòrtsio3 kalami. To vuddhoa ce ton èfera sto Riĝudi. Ton epira stin agglisìa. Edelèttisan ulli i khristianì na ivrun do Mmesìa.

2. San issan uli khristianì eciossu, andri, jineke, pedìa, egualan do Mmesìan an do kalami ce tu leĝan: ode en' do spiti to dikò ssu. Ecino èfije! O prevìtero ipen do khristianò: Ode em bosto4 skommunicemmeno5. Delèsscete poddhì mmaddhì, nna kàmome mman gorda ce na demen din anglissìa, nna ti ssìromem blen gatà ode.

3. Allora6, ulli i khristianì embìkissa ssèrronda. I korda iton asscè maddhì ce sèrronda, sèrronda, emakrìneto. Ecini elèĝai ti irtem blen garà ode i anglisìa.

* Gli abitanti di Gallicianò considerano stupidelli quelli di Rochudi. Credevano che a Messina ci fosse il Messia.

1 Dall'italiano viaggio. Qua significa: volta

2 Dall'italiano calabrone

3 Dal latino morsus pezzo

4 Dall'italiano posto

5 Dall'italiano scomunicare participio passato passivo

6 L'italiano allora

1. Una volta è uscito il parroco a raccogliere soldi per andare a Messina a comprare il Messia. Quelli gli dettero un calabrone. L'hanno messo in un pezzo di canna. L'hanno turato e lo portarono a Roghudi. Lo presero alla chiesa. Vennero tutti i cristiani a vedere il Messia.

2. Quando erano tutti i cristiani lì dentro, uomini, donne, bambini fecero uscire il Messia dalla canna e gli dicevano: Qua è casa tua. Quello partì ! Il parroco disse ai fedeli: Qua è un posto maledetto. Cogliete molta lana, facciamo una corda, per attaccare la chiesa, per trascinarla più vicino.

3. Allora tutti i fedeli entrarono tirando. La corda era di lana, e tirando, tirando si allungava. Loro dicevano che la chiesa venne più vicino.